Il comune di Battipaglia ha torto: non può chiedere le chiavi alla locale società sportiva Virtus.
Lo hanno deciso i giudici del Tar che al momento hanno sospeso la richiesta arrivata ai vertici societari da parte di Palazzo di Città di sospendere le attività e liberare la struttura.
Secondo i togati della sezione di Salerno, sono “sussistenti i presupposti dell’estrema gravità ed urgenza, tali da non consentire neppure la dilazione fino alla data della camera di consiglio (prevista tra meno di un mese, ndr) in relazione all’invito all’immediata riconsegna della struttura sportiva disposto con gli atti impugnati, in disparte ogni valutazione, riservata al Collegio, circa la consistenza dei plurimi profili di inadempimento della convenzione contestati dal Comune di Battipaglia”.
Oltre a ciò, per il Tribunale Amministrativo Regionale c’è anche una questione sociale che deve essere bene tenuta in mente e cioè il fondamentale ruolo che lo sport ha per la cittadinanza. La stagione calcistica 2023/2024 è ormai alle porte e le attività preliminari al campionato, già in corso, non possono essere sospese.
L’Asd Virtus Battipaglia, quindi, fino al momento della Camera di Consiglio fissata per il 6 di settembre può continuare ad allenarsi e a giocare al Luigi Pastena. In seguito, anche stando alle decisioni dei togati, si deciderà il da farsi. L’amministrazione comunale guidata da Cecilia Francese aveva imposto la riconsegna della struttura alla luce degli ingenti debiti tra la società a il comune di Battipaglia, fondi che il sodalizio non ha versato.