Sul Metrò del Mare, la Regione Campania dovrà dare i numeri.
In tutti i sensi, sia quello pratico che quello figurato. Dopo l’istanza del reparto cilentano del Codacons, il difensore civico ha invitato Palazzo Santa Lucia a fornire quanto chiesto dalla realtà associativa guidata da Bartolomeo Lanzara.
«Il servizio del Metrò del Mare, appaltato alla Caremar, è durato 20 giorni e ha riguardato i comuni della fascia costiera del Cilento (da Agropoli a Sapri) compresi nell’area del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. È stato oggetto di critiche nel periodo estivo – spiega il presidente – numerosi, però, i problemi che hanno generato indignazione tra i cittadini, residenti e turisti per i guasti agli aliscafi e per il breve periodo del servizio che ha portato anche all’esclusione di alcuni porti della costiera cilentana.
Inoltre, è emersa l’importanza del potenziamento dei piccoli porti del Cilento spesso parzialmente agibili per insabbiamenti o problemi strutturali. Pertanto, a nostro giudizio, servono iniziative risolutive e definitive per risolvere e superare le annose criticità della portualità turistica cilentana.
Pertanto a settembre abbiamo chiesto alle autorità regionali competenti quali siano state le risorse economiche impiegate per l’attivazione del servizio del Metrò del Mare considerato che è durato solo 20 giorni – conclude Lanzara – quanti passeggeri abbiano utilizzato il servizio offerto nei 20 giorni. Domande alle quali al momento non ci sono state risposte».
Insomma, l’ente campano del presidente Vincenzo De Luca dovrà esaudire la richiesta di Codacons e dare seguito a quanto deciso dal difensore civico anche per fare luce su una situazione davvero poco chiara.