Home Attualità Ospedale di Battipaglia, addio anche al teleconsulto

Ospedale di Battipaglia, addio anche al teleconsulto

Ospedale Battipaglia

L’ospedale di Battipaglia vive un costante fenomeno carsico nel quale perde frammenti, piccoli tasselli che vanno via, persi per sempre.

Il Santa Maria della Speranza, l’Umberto I di Nocera Inferiore e il San Francesco d’Assisi di Oliveto Citra erano stati scelti dalla Regione Campania per ospitare il progetto pilota denominato “Telestroke”, altro nome anglofono per indicare, in modo semplice e con italici parole, un consulto a distanza per la presa in carico del paziente colpito da ictus. Era il luglio di quest’anno e a distanza di qualche mese, del progetto si sono perse tutte le tracce.

A sollevare il problema è il consigliere regionale in quota Lega Aurelio Tommasetti: «Siamo alla commedia. Ci sarebbe da ridere se non parlassimo di problemi molto seri e dei soliti proclami – afferma il consigliere regionale – il sistema tecnologico venne presentato, neanche a dirlo in pompa magna, dal governatore Vincenzo De Luca, con tanto di dimostrazione pratica simulata al presidio ospedaliero Umberto I di Nocera lo scorso luglio».

«Fu annunciata come una innovazione fondamentale per intervenire su un paziente colpito da ictus, favorendo l’interazione con i responsabili dei Pronto soccorso. Oltre a Nocera Inferiore, la sperimentazione fu estesa agli ospedali di Battipaglia e Oliveto Citra». Adesso, però, l’Azienda Sanitaria Locale spegne tutti gli entusiasmi, oltre che staccare le spine dei macchinari: «La ditta è stata invitata a ritirare le preziose attrezzature – aggiunge – altro che rivoluzione tecnologica e prima sanità d’Italia. Siamo di fronte a un’altra sceneggiata che non porta a nulla di concreto. Una retromarcia che conferma ogni aspetto della sanità deluchiana: tante parole e zero sostanza».

Infine, dall’Asl è arrivata chiara l’indicazione alle unità operative degli ospedali di avviare percorsi assistenziali alternativi. Insomma, mentre si parla di grandi opere, enormi strutture, magnifici ospedali unici, quelli presenti perdono pezzi e diminuiscono sempre più i servizi al cittadino.