Da Napoli al Cilento, è lunga la scia che la Guardia di Finanza ha seguito nell’ambito dell’operazione “Playa Bonita”.
Il Reparto Operativo Aeronavale di Napoli ha portato a termine la complessa ed articolata operazione, con l’ausilio dei militari della Stazione Navale del capoluogo partenopeo e Sezione Operativa Navale di Salerno. Dai controlli, effettuati anche con rilievi aerofotogrammetrici, si è potuta accertare la situazione totalmente abusiva di taluni strutture che sorgevano sulla spiaggia. Ben dodici quelle sprovviste del relativo permesso e che di conseguenza non provvedevano al pagamento delle tasse spettanti.
I mancanti versamenti delle tasse locali, Imu e Tasi, si attestano sul milione e settecentosessanta mila euro. Sono stati deferiti alle competenti autorità giudiziarie sessantuno responsabili per reati urbanistici, ambientali e per l’occupazione abusiva del demanio marittimo e fluviale con strutture potenzialmente pericolose dal momento che sono state realizzate in aree già notevolmente compromesse dal punto di vista idrogeologico.
Tra i comuni coinvolti, anche Capaccio Paestum, Castellabate, Ascea e Santa Marina con la frazione di Policastro Bussentino.