Dopo le numerose polemiche ad Eboli su quanto accaduto nella mattinata di ieri alla mensa della scuola dell’infanzia Agatino Aria, interviene a placarla l’assessore all’istruzione Katia Cennamo.
Ieri, tra i pasti arrivati nel plesso da somministrare ai piccoli era presente un lotto di carne di pollo palesemente avariata. Gli operatori, accortisi di ciò, hanno prontamente richiuso i contenitori e bloccato il tutto. Proprio da questo aspetto, pare, sia nata la polemica con i genitori sul piede di guerra scatenati dal fatto che ai loro figli fosse stato dato del cibo non consono e non commestibile. Tesi che l’amministratrice allontana.
«Lo posso affermare con certezza perché ero lì presente – le sue parole – nessun bambino ha mangiato il pollo perché non è mai arrivato nel piatto. Sono stata avvisata dai lavoratori della mensa della situazione e mi sono immediatamente recata lì per constatare di persona cosa fosse accaduto. Effettivamente il lotto era deteriorato e sia all’olfatto, odore nauseabondo, che alla vista, le carni avevano un aspetto che non lasciava spazio a dubbi. Non c’è stato alcun pericolo per gli studenti – aggiunge rassicurando i genitori – ma di certo questo episodio dovrà avere delle spiegazioni».
L’assessore Cennamo, in rappresentanza dell’amministrazione guidata dal sindaco Mario Conte, chiederà un incontro alla ditta che gestice la mensa sia per avere delle motivazioni concrete sull’accaduto. «La salute dei più piccoli viene prima di tutto – ha concluso – e proprio per questo motivo tali avvenimenti non devono mai più concretizzarsi». Dalle parole dell’assesore non è ben chiaro cosa accadrà nel futuro, ma alcuni genitori, anche attraverso i social, promettono battaglia, chiedendo la rimozione dell’incarico alla ditta in questione.
«I bambini si sono salvati solo perché il cibo era talmente avariato da essere palesemente immangiabile – il loro pensiero – ma ciò vuol dire che potrebbero esserci problemi anche nel caso di cibo malsano. Si faccia chiarezza».