“Alla Provincia è tutto fermo tranne le indagini della Finanza”. Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Campania della Lega, sposta di nuovo l’attenzione sull’inchiesta su appalti e presunta corruzione e turbativa d’asta che, quasi due mesi fa, ha portato all’arresto del presidente della Provincia di Salerno e sindaco di Capaccio Paestum, Franco Alfieri.
“Le giornate a Palazzo Sant’Agostino sono ormai scandite dalle visite dei militari delle Fiamme Gialle, i quali anche nei giorni scorsi avrebbero acquisito nuovi documenti. Si tratterebbe di atti che riguardano il maxi appalto della Fondovalle Calore, su cui si concentra una parte consistente delle indagini”.
Due gli aspetti che il consigliere regionale tiene a sottolineare: “Da un lato bisogna interrogarsi su come è stata gestita un’opera che da decenni attende ancora di essere completata e adesso è nel mirino degli inquirenti.
Dall’altro non posso esimermi, e l’ho fatto più volte, dal constatare che l’attività amministrativa in Provincia è completamente paralizzata dall’inchiesta”.
Tommasetti non cambia idea sulla posizione degli indagati: “Tutti hanno il diritto di dimostrare la propria innocenza ma il problema è politico. Siamo quasi a dicembre e un Ente come la Provincia di Salerno (senza dimenticare il Comune di Capaccio Paestum) sembra condannato a un immobilismo permanente. Stando a indiscrezioni di stampa, a Palazzo Sant’Agostino serpeggiano i malumori per questa situazione.
A intervenire, in mancanza di assunzioni di responsabilità, dovrebbero essere le forze politiche, a partire dal Partito democratico, che da anni controllano la filiera istituzionale sul territorio, dalla Regione Campania al Comune di Salerno. I silenzi di questi due mesi rischiano di recare un danno enorme ai cittadini”.