Ancora un’ipotesi di corruzione in provincia di Salerno per un amministratore pubblico.
Questa volta al centro di un’ennesima inchiesta è finito il sindaco di Santa Marina Giovanni Fortunato.
Tutto è partito dalla procura della Repubblica di Lagonegro che ha dato mandato alla Guardia di Finanza di Salerno di applicare agli arresti domiciliari il primo cittadino, insieme ad un imprenditore napoletano.
Gli imprenditori napoletani, stando a quanto emerso dalle carte del Giudice per le Indagini Preliminari, avrebbero corrisposto al primo cittadino 100mila euro in cambio del rilascio di un permesso a costruire in mancanza del preventivo e necessario piano di lottizzazione.
I soldi sarebbero stati consegnati per il tramite del tecnico incaricato dai due della progettazione di alcuni fabbricati.
«Grazie alle indagini – si legge nella nota del procuratore lagonegrese Gianluca Grippo – è stato possibile delineare l’esistenza di un sistema di gestione della “cosa pubblica” orientata al perseguimento di interessi privati.
Sulla base degli elementi acquisiti negli ultimi anni, e tra essi anche azioni di sequestro, Fortunato non si limitava a svolgere le sole funzioni di indirizzo politico ma si sarebbe inserito in maniera sistematica nell’attività degli uffici comunali, condizionandone l’operato per decidere a beneficio di quali imprenditori rilasciare titoli abitativi a costruire e avrebbe indirizzato soggetti economici ad avvalersi delle prestazioni professionali di tecnici gravitandi nella sua orbita per il cui tramite ottenere danaro e altre utilità».



