I Carabinieri della Compagnia di Vallo della Lucania, in collaborazione con il Reparto Territoriale di Aprilia e con le Compagnie di Agropoli, Castrovillari e Scalea, hanno eseguito 9 misure cautelari personali emesse dal GIP presso il Tribunale Ordinario di Vallo della Lucania su richiesta della locale Procura; in particolare si tratta di due provvedimenti di custodia cautelare in carcere, uno di custodia cautelare domiciliare e 6 di obbligo di dimora. Numerosi sono i reati contestati agli indagati: associazione a delinquere finalizzata alla realizzazione di una serie indeterminata di delitti di intermediazione illecita, sfruttamento del lavoro di cittadine di nazionalità moldava e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina; estorsione reclutamento di manodopera costituita da cittadine di nazionalità moldava allo scopo di destinarla al lavoro di badanti in condizioni di sfruttamento ed approfittando del loro stato di bisogno; altresì i malviventi reclutavano manodopera in territorio moldavo al fine di avviarla al lavoro in Italia, organizzando e ponendo in essere atti diretti a procurare illegalmente l’ingresso nel territorio dello Stato Italiano di cittadini di nazionalità moldava. L’associazione era strutturata con un vertice composto da quattro soggetti, rispettivamente due italiani e altri due moldavi, residenti in Pollica e Agropoli, i quali ricoprivano il ruolo di promotori e organizzatori del sodalizio criminoso, in particolare reclutando dall’estero le vittime per poi farle giungere nel Comune di Agropoli. I restanti cinque, originari di Agropoli, Casal Velino, Laureana Cilento, Albanella, Altomonte (CS), ricoprivano un ruolo operativo quale quello di accompagnatori delle donne di nazionalità Moldova presso l’abitazione di Pollica o quella di esattori delle commissioni versate al consesso dai datori di lavoro delle vittime o, ancora quella di sostituzione delle lavoratrici in caso di insorgenza di problematiche.