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Agropoli, usura ed estorsione

Agropoli, i Carabinieri della Compagnia di Agropoli hanno eseguito un’ordinanza cautelare di custodia in carcere e di detenzione domiciliare, emessa dal GIP del Tribunale di Vallo della Lucania su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di 3 persone indagate per usura ed estorsione in danno di imprenditori cilentani.

Nel dettaglio in una nota ufficiale, nella mattinata ad Agropoli e Padula, i militari della Compagnia Carabinieri di Agropoli, con il supporto dei carabinieri della Compagnia di Sala Consilina, hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali di due custodie cautelari in carcere ed una agli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Vallo della Lucania, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vallo della Lucania, nei confronti di 3 indagati, ritenuti responsabili di usura ed estorsione.

L’attività investigativa, condotta dalla Sezione Operativa del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Agropoli, concerne episodi di usura ed estorsione ai danni di alcune vittime, fra cui un imprenditore cilentano, posti in essere dal dicembre 2021.

Attraverso le indagini è stato possibile ricostruire l’esistenza di gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati, tutti appartenenti a una famiglia di una comunità rom dimorante in Agropoli, che gestivano, individualmente, i propri canali usurai, concedendo ingenti somme di denaro in prestito. La consegna avveniva esclusivamente in contanti, così come la restituzione delle somme, cui venivano applicati tassi di interesse usurai.

Sono stati sottoposti a sequestro anche dei fogli su cui erano annotati i nomi degli indagati, con l’indicazione delle cifre concesse in prestito e le relative modalità di restituzione delle somme. Nell’ambito delle attività di polizia giudiziaria è stata impiegato anche una unità cinofila, per la ricerca della valuta, cosi detta “cash dog”.