Ormai si sa, la società Alba costa molto al comune di Battipaglia. Solo per il mese di aprile del 2023, infatti, dalle casse dell’ente guidato dalla sindaca Cecilia Francese, sono usciti ben 530mila euro per il servizio di “Igiene urbana”.
Soldi che rientrano nel piano biannuale di quasi 13 milioni di euro, giusto dirlo, ma ad essi si aggiungono volta per volta altri oboli mensili per una lunga serie di motivazioni tra cui la pulizia del cimitero, ad esempio, ma anche la gestione dei rifiuti covid e altri piccoli incarichi che, a quanto pare, esulano dal già cospicuo stanziamento spalmato su 24 mesi.
Tutto giusto e legittimo, bene sottolinearlo, ma Battipaglia non è propriamente una città pulita e di certo non così pulita rispetto a quanto pagato dall’ente e dunque dai cittadini. L’igiene urbana del mese di aprile è costata 530mila euro ma quali sono i risultati?
Oggi, ma anche un paio di mesi fa, ci sono dei luoghi della città dove non si può parlare con serenità di igiene urbana e se lo si fa il cuore non può essere poi così leggero. Stando anche alle testimonianze di alcuni commercianti e residenti, raccolte ai nostri microfoni nei giorni scorsi, anche nelle vie del centro la pulizia della cosa pubblica non è del tutto visibile.
Al netto della negligenza da parte della gente che non si impegna più di tanto a conferire in modo corretto i rifiuti o li abbandona in ogni dove, manca la pulizia.
In via Olevano, giusto per fare un esempio, la lamentela dei cittadini è che in date traverse la spazzatura non viene raccolta o non si pulisce. Discorso diverso, ancora nel campo degli esempi, per via Spineta. Non c’è il taglio dell’erba, i canali di scolo sono otturati e c’è spazzatura ovunque. Le alte temperature degli ultimi giorni, miste all’acqua stagnante, determinano il proliferare di insetti e maleodori che appestano la zona.
Una situazione cittadina, dunque, non adatta e non consono all’enorme impegno economico mensile per il comune e lo stato delle cose è sotto gli occhi, e il naso, di tutti.