Home Cronaca Baccanalia, quanto vale una vita umana?

Baccanalia, quanto vale una vita umana?

Baccanalia va avanti, senza se e senza ma.

È questa la decisione di sindaco di San Gregorio Magno e relativa Pro Loco dopo la tragedia che ha colpito la comunità mercoledì scorso. Mariarosa Turturiello, a lavoro in una delle cantine dove si svolge l’evento, ha accusato un malore ed è caduta in terra.

Per lei, un arresto cardiaco fatale tant’è che a nulla sono valsi i tentativi di rianimazione portati da un infermiere lì presente con la tipica manovra. Mariarosa, però, era già morta. Incredula la comunità locale come anche quella di Ricigliano dove la giovane aveva un maneggio insieme alla famiglia.

Una vera e propria amazzone, capace di cavalcare e di esibirsi in manifestazioni storiche e non solo. Una giovane ragazza sana che mai aveva dato qualche segnale di patologia legata ad un cuore che si è rivelato fin troppo fragile.

Le esequie della ragazza si terranno domani alle ore 10.00 quando Ricigliano saluterà per l’ultima una sua figlia. Ma in tutto questo, ci si chiede quanto valga una vita umana. Di fronte allo svolgimento di una serata, assolutamente nulla. Anzi, vale il silenzio perché Baccanalia procede ma senza musica.

“Se anche sospendessimo, Mariarosa non tornerà”. Con queste parole, sindaco e organizzatori chiudono la questione. The show must go on, lo spettacolo deve andare avanti: poco cambia se lo si dice in inglese o in italiano.

La vita di una 23enne, morta mentre lavorava vale la musica. Non ci sarà la musica ma Baccanalia must go on: profitto, soldi, commercio, qualsiasi siano le motivazioni sono più importanti della morte di una ragazza.

Ieri sera e questa sera, l’evento c’è stato e ci sarà ma senza musica. Un contentino? Forse, non sta a noi dirlo. È vero che Mariarosa non torna e non tornerà, ma il rispetto della morte dovrebbe essere altra cosa.