Home Attualità Battipaglia, Tusciano marrone: cosa succede?

Battipaglia, Tusciano marrone: cosa succede?

Il fiume Tusciano a Battipaglia torna di un preoccupante color marrone.

Il fatto che il corso fluviale sia inquinato è un dato di fatto. se così non fosse non ci sarebbe il divieto di balneazione alla sua foce. Ma cosa sta succedendo in queste ore?

Se lo chiedono i battipagliesi, ormai arresi ad un’evidenza dei fatti che di certo non è positiva. L’acqua del Tusciano è inquinata, sporca, a tratti maleodorante.

In passato, la colpa è stata addossata ai risultati della molitura delle olive: le aziende a monte di Battipaglia scaricano nel fiume le acque reflue.

Il depuratore in parte riesce a pulirle, ma rimane un’altra porzione di acque che scorrono liberamente anche per la poca efficacia dello stesso impianto. Ora non pare il caso delle olive, ma nulla toglie che si tratti di reflui scaricati soltanto adesso.

Altra ipotesi potrebbe essere il maltempo dei giorni scorsi che ha provocato lo scorrimento a valle di fanghi. In ogni caso, il Tusciano di sporcizia ne porta tanta a mare: l’Arpac ha evidenziato la presenza di Escherichia Coli ed Enterococchi, batteri presenti nelle feci e dunque la provenienza di quelle acqua è facilmente intuibile.

C’è da chiedersi dove siano finiti gli accordi tra enti per il monitoraggio del fiume, dove sia il famoso “contratto per il Tusciano”, dove siano finite le belle parole di chi amministra e che recentemente si è riempito la bocca di progetti e promesse per il futuro.

Parole che devono adesso trovare concretezza e che siano il preludio a seri interventi per quello che può e deve essere una potenzialità per Battipaglia e non solo un qualcosa detto a voce.

I nostri progenitori latini sostenevano la volatilità del verbo e la sua poca concretezza: senza conoscere ciò che sarebbe successo col Tusciano avevano perfettamente ragione.