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Battipaglia, cani randagi: disagi servizi

A Battipaglia, cani randagi, nessuno vuole occuparsi dei servizi. Il motivo è semplice, scrive “il Mattino” dal 2017, anno del primo affidamento, non si trova un altro soggetto disposto a svolgere il servizio di ricovero e mantenimento dei randagi.

Per questo, ancora una volta, è stato prorogato l’ affidamento del servizio alla ditta che se ne occupa sin dal 2017. La ditta di Montecorvino Rovella, infatti, si è dichiarata disponibile a svolgere il servizio per la somma di 88mila 450 euro. Nel 2017, la Stazione unica appaltante procedeva all’ affidamento del servizio di ricovero, mantenimento e cura dei cani randagi accalappiati sul territorio comunale, incluso l’eventuale smaltimento delle carcasse degli animali deceduti proprio all’attuale ditta.

Un normale affidamento, per un servizio utile a mantenere il decoro. Ad aprile 2019, quando ormai il contratto era in scadenza, veniva avviata una nuova gara per l’ affidamento del servizio così da garantire continuità al periodo precedente.

Tuttavia, a gennaio del 2020, la Centrale unica di committenza si vedeva costretta a dichiarare che, entro i termini stabiliti dalla procedura, non era pervenuta alcuna documentazione. Non potendo sospendere il servizio considerato di pubblica utilità, si decise quindi di prorogare l’ affidamento nell’ attesa di svolgere una nuova gara d’appalto.

Intanto gli uffici si sarebbero occupati dell’ aggiornamento della gara, anche sulla base della nuova legge regionale del 2019, che, prevedeva una tariffa giornaliera, per il mantenimento dei cani vaganti catturati e ricoverati, variabile tra i 3 e i 5 euro più Iva per ogni cane. Poi la pandemia, che ha rallentato e, di fatto, bloccato tutto il procedimento.

Siamo al 20 ottobre 2022, quando è stata indetta una nuova gara che tenta d affidare, ancora una volta, il ricovero, il mantenimento e la cura dei cani randagi, compreso lo smaltimento delle carcasse degli animali deceduti per una durata di tre anni. Nel frattempo, l’affidamento è nuovamente scaduto e si è dovuto procedere alla proroga del servizio alla stessa ditta.

Ora è stata garantita continuità al servizio di pubblica utilità, ma resta da capire se gli ultimi due mesi del 2022 basteranno per trovare il soggetto che dovrà occuparsi del servizio.