E’ stato chiuso il “Ro- DoPa” di via Spineta. Il residence convertito in un centro d’ accoglienza convenzionato con la Prefettura nel 2016. Il tutto doveva essere attuato già 15 giorni fa, come per tutti i Cas, i centri d’ accoglienza straordinaria, che versavano nella stessa situazione ossia convenzione scaduta e bando non aggiudicato. Ma la resistenza di alcuni sindaci di comuni cilentani, destinatari dei trasferimenti, ha fatto slittare le operazioni di un paio di settimane. Pertanto ieri a causa della decorrenza dei termini sono dovuti uscire dalla struttura 80 richiedenti asilo rimasti al “RoDoPa.”, circa la metà ha accettato il ricollocamento. I 40 migranti, dunque, sono già stati smistati verso il Cas di Centola. Per l’ altra metà che ha rifiutato la proposta di ricollocazione, invece, hanno deciso di provvedere in autonomia. Probabilmente in quanto già impegnati lavorativamente con aziende del territorio della Piana del Sele. Le operazioni si sono svolte nella massima serenità. Sono durate all’ incirca 3 ore. I circa 40 migranti sono stati accompagnati nel Cilento, a Palinuro, presso un altro Centro d’ accoglienza straordinaria. Un’ operazione che ha anticipato tutte le altre che, nelle prossime settimane, avverranno presso gli altri centri d’ accoglienza salernitani le cui convenzioni con il Palazzo del governo non sono state rinnovate. Il “RoDoPa” negli ultimi cinque anni, era divenuto vero e proprio simbolo dell’immigrazione e dell’ accoglienza in città, dove si svolgevano regolarmente controlli sanitari, e con la presenza all’ interno di mediatori culturali e psicologi. Chiuso anche il centro immigrati ai monti di Eboli. Due giorni dopo il Tso del ragazzo nigeriano la prefettura ha chiuso la struttura. Gli stranieri sono stati spostati una trentina al centro di fontana del fico, altri a Campagna e la restante parte a Sarno.