Non andrà in ferie il personale del reparto di ortopedia dell’ospedale di Battipaglia.
La rinuncia è indispensabile per garantire un presidio necessario all’ intera Piana del Sele e anche al Cilento.
La struttura complessa di Battipaglia, in affanno da anni per la carenza di medici e infermieri, resta, in pratica, l’ unico “baluardo”soprattutto durante i mesi estivi.
Tra l’altro in estate si verificano maggiori traumi. In questi primi giorni di agosto non sono mancati i ricoveri di turisti stranieri vittime di incidenti con fratture di vario genere. I quattro medici, compreso il primario che è entrato in servizio da poco, dopo dieci anni di “reggenza” di un medico facente funzioni, si sono trovati a dover scegliere.
Chiusa Sarno, Salerno “assediata”, alla frontiera dell’ estremo sud rimasta solo Vallo, la centralità del Dea Battipaglia Eboli – Roccadaspide è innegabile. Pure Eboli e Roccadaspide soffrono di una disorganizzazione che non aiuta né i medici né l’ utenza.
Tutti ricorrono, per forza di cose, alla struttura di Battipaglia che, ovviamente, si trova in sofferenza.
Chiusa Cardiologia era stato trasferito un altro medico al reparto, ma aveva già le ferie stabilite quindi non entrerà in servizio prima di settembre, senza contare che, ovviamente, di ortopedia non è un esperto. Sembrerebbe che lo stesso ragionamento fatto per cardiologia – l’ inutilità cioè di avere due reparti a 7 chilometri di distanza – dovrebbe farsi anche per ortopedia.