Pesci morti nel fiume Tusciano a Battipaglia. Il corso d’acqua è praticamente prosciugato e molti pesci sono deceduti.
L’allarme è stato lanciato negli ultimi giorni e sono state allertate le autorità competenti ed è stato chiesto anche di aprire la diga in modo tale che l’acqua possa scorrere nel fiume sino al mare. Sui social è stato chiesto di intervenire immediatamente: “trote, anguille, specie attualmente protetta, barbi, cavedani, e tante altre specie ittiche che popolavano questo tratto battipagliese del fiume sono morte. Le autorità sono state informate e si spera nel brevissimo tempo che chi gestisce le derivazioni idriche si attivi per garantire nell’immediato il minimo deflusso vitale, per salvare quello che resta nelle poche pozze ancora presenti piene di fauna ittica in grave difficoltà di sopravvivenza. Questo è un problema che si ripresenta da anni, ci sono tracce di eventi simili avvenuti negli anni passati”. Nel fiume scorre pochissima acqua e quindi molti pesci sono già deceduti mentre altri, ieri cerano le trote che boccheggiavano, potrebbero avere lo stesso epilogo se non si troveranno soluzioni o meglio se non verrà aperta la diga almeno in parte per immettere acqua nel fiume. Ovviamente, bisogna agire tempestivamente per evitare lo scempio ambientale e salvare i pesci che vivono ancora nel fiume Tusciano. Nei post pubblicati sui social i cittadini si chiedono se:” ha mai pagato qualcuno penalmente per questi disastri? O a pagare sono sempre i nostri figli che non potranno godere di una natura che la nostra generazione ha quasi praticamente distrutto”?