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Battipaglia, trenta migranti al Rodopa

Riapre il Rodopa a Battipaglia per accogliere i migranti.

Una trentina di persone dopo essere sbarcate a Lampedusa, scortate dalle forze dell’ordine, sono state trasferite al centro di accoglienza di via Spineta, gestito dall’ex consigliere comunale Gemma Caprino. Tra il 2016 e il 2021 il “Rodopa”, Cas che, non è mai stato causa di rilevanti problemi d’ ordine pubblico in città e nelle ultime ore sono tornati gli ospiti, dopo un provvedimento della Prefettura di Salerno e sono giunti cinque nuclei di famiglie tunisine fuggite dall’Africa.

I trenta strabnieri sono arrivati a Battipaglia da Lampedusa. Un percorso lungo 979 chilometri ai quali vanno aggiunte le 70 miglia che separano Tunisi dall’isola siciliana.

I 30 nuovi ospiti del “Rodopa” sono arrivati con le cartelle sanitarie già compilate nell’ hotspot di Lampedusa: i vertici del vecchio albergo battipagliese, però, hanno attivato il protocollo Covid per ulteriore precauzione.

Le famiglie sono in buone condizioni di salute. Non è escluso che altri migranti possano giungere a Battipaglia o in altre strutture di accoglienza della Piana del Sele. I funzionari della Prefettura di Salerno potrebbero predisporre nuovi alloggi temporanei, e la scelta potrebbe ricadere sul Cas di via Spineta proprio come un luogo adatto per ospitare genitori e figli.