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Beni sequestrati, Battipaglia contro Asi

TAR CAMPANIA

Finirà in tribunale la disfida tra il Comune di Battipaglia guidata dalla sindaca Cecilia Francese e il Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale.

Secondo quest’ultimo, su un’area sottratta alla criminalità organizzata si può edificare una fabbrica mentre l’Ente non è d’accordo. Ed è così che la sindaca, con delibera di Giunta, dà mandato ai legali affinché ricorrano al Tar, il Tribunale Amministrativo Regionale. L’area della discordia è quella del cosiddetto “Uliveto della Legalità”, sorto per volere dei commissari nel lontano 2015. Confiscata alla criminalità, la zona è stata affidata al Comune che ha deciso di farla diventare una piantagione di ulivi gestita da una cooperativa per la produzione di olio.

E questo è il punto su cui Comune e Asi si daranno battaglia. Quei metri quadrati di terreno potranno essere utilizzati per la costruzione di una fabbrica, tesi dell’Asi, o dovranno rimanere terreno coltivato e in quanto bene sequestrato fungere da valore sociale? A deciderlo saranno, chissà quando, i giudici del Ta. In attesa di responso, l’Asi si porta avanti e ha concesso il nulla osta ad una srl che produce plastica pe run progetto di insediamento per circa 7mila metri quadrati. Chi ha ragione? Ai posteri, in questo caso giudici, l’ardua sentenza.