Home Attualità Bretella, la Fondazione Vassallo si dice contraria

Bretella, la Fondazione Vassallo si dice contraria

Anche la Fondazione Angelo Vassallo interviene nel merito della bretella che dovrebbe collegare Agropoli ad Eboli.

La realtà che ricorda il sindaco di Pollica ucciso ha depositato all’Anas, genitrice del progetto, le proprie istanze. «Le ragioni della contrarietà al progetto Anas – dice il presidente Dario vassallo – riguardano il nodo più importante della scelta di questa opera: quali studi e analisi sono state fatte per giungere a questa soluzione, a questa idea di tagliare in linea retta un territorio nato e sviluppatosi nel rispetto della sua vocazione ambientale? Quale piano si è seguito come scelta prioritaria dell’investimento? Quale colore politico ha deciso di impegnare questa grande massa di investimento?»

«Notizie essenziali che non troviamo nella relazione preliminare di progetto. In questa, normalmente, si dovrebbero trovare richiamati gli atti a fondamento, gli studi di fattibilità, nel rispetto dei principi della sostenibilità, non solo ambientale, ma anche economica e sociale. Nonostante il legislatore si sforzi, da qualche tempo, di disporre che il danaro pubblico debba seguire un processo chiaro nel percorso amministrativo, purtroppo si assiste ancora a composizioni di pacchetti poco chiare, incomplete nello studio delle condizioni reali dei luoghi, degli obiettivi e del prevedibile risultato: mancanti del requisito della trasparenza, il più delle volte realizzati con velocità e superficialità per rincorrere finanziamenti statali ed europei. Eppure parliamo di soldi pubblici, di tutti».

«Domanda a cui non trovo risposta convincente». Quella della Fondazione non è solo un secco no, ma c’è anche una proposta: «La nostra proposta è quella di collegare la fondovalle Calore a Vallo della Lucania, in modo da far diventare Vallo della Lucania centro del Cilento e non partire dalla periferia del Cilento. Vallo si troverebbe al centro della superstrada attuale e da qui il traffico si può agevolmente spostare a sud verso Sapri e a nord verso Agropoli. Tutto ciò per la buona pace del territorio, risparmio di finanziamenti e risposta coerente con tutto il territorio del Parco».