Il permesso a costruire rilasciato dal comune di Buccino per un impianto di produzione di calcestruzzo in località Panericotta sta scatenando polemiche e proteste.
Cittadini e associazioni ambientaliste ne chiedono la revoca, preoccupati per le possibili ricadute sull’ambiente e sull’economia agricola della zona.
L’impianto, destinato alla produzione di calcestruzzo per i lavori dell’alta velocità nel tratto Battipaglia-Romagnano al Monte, sorgerà in un’area agricola a pochi chilometri dalla zona industriale.
A sollevare il caso era stato il presidente dell’associazione Paese Mio Gregorio Fiscina denunciando il rischio per l’area agroalimentare di Buccino Scalo.
Ora intervengono anche i consiglieri di minoranza del gruppo “La Rosa”, Maria Trimarco e Annamaria Del Corvo, che hanno inviato una richiesta ufficiale al sindaco Pasquale Freda e all’ufficio tecnico comunale per annullare l’autorizzazione.
Il via libera all’impianto è stato concesso con due atti distinti: il 23 dicembre 2024 per lo svincolo idrogeologico da parte della Comunità montana Alto Medio Sele e Tanagro e il 24 dicembre con il permesso a costruire rilasciato dal comune.
La vicinanza ai terreni destinati alla coltivazione di percoche e carciofo bianco rende il progetto ancora più contestato, con il rischio di scontri istituzionali e manifestazioni da parte della popolazione.
Ad alzare la voce è la minoranza consiliare: Maria Trimarco e Annamaria Del Corvo parlano di illegittimità dell’atto.
“L’impianto di calcestruzzo – spiegano – è un impianto di tipo industriale e non ha nulla a che vedere con l’area agricola della zona interessata e delle aree limitrofe ricadenti nel comune di Buccino che, così come da approvazione del Puc, prevedono solo impianti agroalimentari, artigianali e logistici, poiché a forte produzione di olio extravergine di oliva, percoche e ortaggi.
Da qui, la richiesta di revoca o annullamento del permesso a costruire rilasciato dal comune alla società valdianese, avvertendo – concludono – che qualora non avverrà la revoca, si invieranno gli atti alla procura della Repubblica di Salerno e agli enti sovracomunali”.