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Buccino, la soprintendenza frena sulle fonderie

fonderie pisano. Il comtiato SALUTE E VITA:

Per la Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino il progetto di delocalizzazione delle Fonderie Pisano da Fratte a Buccino deve essere assoggettato a Valutazione di impatto ambientale.

È quanto emerso nel parere richiesto all’ente facente capo al Ministero della Cultura dalla Regione Campania. Che infatti, il primo agosto, ha stabilito con un decreto di assoggettare alla procedura di Via (Valutazione di impatto ambientale) integrata con la Vinca (Valutazione di incidenza appropriata), su parere della Commissione Via, Vas e Vi espresso nella seduta del 27 luglio, il progetto proposto dagli imprenditori salernitani.

La decisione della Soprintendenza nasce da una serie di valutazioni. Da un lato, «l’intervento proposto per l’area di progetto sembrerebbe non intersecare direttamente» aree sottoposte alle disposizioni contenute nella parte seconda, terza e quarta del Codice dei Beni culturali e del Paesaggio. Dall’altro, «l’area oggetto di intervento si inserisce in un contesto di particolare valenza naturalistica ed ecosistemica nonché di particolare interesse archeologico».

Se è vero che il progetto si colloca all’interno dell’area industriale del Comune di Buccino, è vero pure, scrive la Soprintendenza, che «l’area di progetto è circondata da un’area nella quale, data la particolare valenza paesaggistica naturalistica, viene individuato il “Corridoio regionale trasversale” della Rete ecologica regionale».

Area riconosciuta e dettagliata dal Piano territoriale di coordinamento provinciale di Salerno «con aree a media ed elevata biodiversità», con «zone cuscinetto con funzione di filtro protettivo nei confronti delle aree a maggiore biodiversità e naturalità, rispetto agli effetti delete ri della matrice antropica».

Soprattutto, si legge nel parere della Soprintendenza, «dal punto di vista archeologico l’area di intervento si inserisce in un contesto, corrispondente al territorio dell’antico centro lucano e poi romano di Volcei, ricchissimo di testimonianze di occupazione e frequentazione antropica databili tra la Protostoria e il Medioevo, alcune oggetto di provvedimenti di tutela diretta».