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Capaccio Paestum, al via il commissariamento

Il comune di Capaccio Paestum è ufficialmente commissariato.

Nel pomeriggio di ieri ci sono state dapprima le dimissioni del sindaco Franco Alfieri e in seguito quelle della maggior parte dei consiglieri. Solo quest’ultimo atto, però, ha decretato lo scioglimento del consiglio, dato che in caso di dimissioni del primo cittadino la legge prevede un periodo di venti giorni durante il quale esse possono essere eventualmente ritirate.

In questo lasso di tempo, il prefetto non può sciogliere l’assise e nominare il commissario. Problema che è stato risolto dai consiglieri: in massa si sono recati dal notaio ed hanno rassegnato le dimissioni, mettendo fine al secondo mandato Alfieri in quel di Capaccio Paestum, ormai segnato dagli arresti del 3 di ottobre e dalle decisioni dei vari organi di giustizia, tutti concordi nel confermare l’impianto accusatorio del Gip di Salerno.

Adesso, comincia l’iter per il ritorno al voto nella prossima primavera. La data delle urne non è ancora ufficiale. Il ministro Piantedosi, nell’ultimo consiglio dei ministri, ha proposto l’11 di maggio, ma la decisione è stata rinviata alla prossima riunione. Essendo elezioni speciali, i comuni in scadenza voteranno nella primavera del 2026, c’è maggiore elasticità e non è da escludere il voto nell’unica tornata con i referendum di giugno.