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Capaccio Paestum, commissione di accesso al lavoro

A Capaccio Paestum si è già messa a lavoro la commissione di accesso.

Chiusa la pratica elezioni, tornata che ha visto la vittoria di Gaetano Paolino e la conferma di gran parte dei consiglieri degli ultimi anni, si è in attesa dell’insediamento e dell’avvio della nuova amministrazione.

Nel frattempo, però, i tre esperti che compongono la commissione hanno preso possesso del loro posto presso Palazzo di Città. Savina Macchiarella, viceprefetto, Vincenzo Izzo, maggiore dei Carabinieri, e Franca Maietta, funzionario prefettizio, si sono insediati e hanno già cominciato a lavorare andando a spulciare carte e documenti.

Lo scopo è di verificare la sussistenza di infiltrazioni mafiose a palazzo, dopo l’inchiesta giudiziaria che ha colpito la città prima ad ottobre, quando in manette è finito il già sindaco, e poi a marzo, quando sono stati arrestati tra gli altri una già assessore, un poliziotto locale, un dipendente comunale e il famoso imprenditore Roberto Squecco.

Nel frattempo, si sono dimessi dei funzionari e qualcuno è stato sospeso, decimando di fatto la forza lavoro.

Chi andrà ad amministrare, e cioè la squadra capitanata dall’eletto ed oggi proclamato Paolino, dovrà innanzitutto lavorare al rinnovo di parte della macchina amministrativa e poi far fronte ai famosi 50 milioni di euro di debiti, soldi che rientrano nell’ancor più noto piano di riequilibrio, ancora sub iudice di Corte dei Conti e ministero.

La commissione avrà il compito di valutare anche cosa abbia comportato un disavanzo così ingente. Il suo lavoro durerà tre mesi con la possibilità di un unico rinnovo per medesimo periodo.