Non c’è pace per Capaccio Paestum, comune investito da un’inchiesta giudiziaria che ha visto in carcere e poi ai domiciliari il già sindaco.
Una nuova azione della procura ha visto indagati gli apicali della polizia locale, tra cui la comandante Sofia Strafella, l’ex comandante Natale Carotenuto, il responsabile dell’ufficio verbali Giovanni Matone e l’ex casco bianco Andrea Marciano.
Il commissario prefettizio Davide Lo Castro usa il pugno di ferro e sostituisce di fatto la comandante con la tenente Clelia Saviano. Secondo le recenti accuse, i quattro sopra citati si sarebbero macchiati del reato di falso, frode e abuso d’ufficio per aver cancellato alcune multe elevate ai danni di cittadini di Capaccio Paestum.
Decisione molto forte, dunque, quella di Lo Castro che scuote Palazzo di Città e non dalle fondamenta, bensì dagli apicali. Lunedì, inoltre, presso l’ente si è insediata la commissione di accesso ministeriale con la quale gli Interni indagano su quanto accaduto negli ultimi anni nella città dei templi.
Sotto indagine, nello specifico, appalti, incarichi, fatture e quanto altro sia riconducibile all’azione amministrativa che va dal 2019 al 2024, anni già sotto la lente di ingrandimento di ben due procure e cioè quella di Salerno e quella di Vallo della Lucania che stanno ancora indagando.