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Cilento, il Metrò del Mare non salpa

ALICOST

Non salperà il Metrò del Mare nel Cilento.

Il servizio marittimo che negli ultimi anni è stato un fiore all’occhiello della Regione Campania per l’estate cilentana quest’anno non ci sarà.

In effetti, parlare di novità per l’estate 2023 pare leggermente anacronistico e dunque fuori tempo massimo, ma questa è la realtà dei fatti.

Le due gare bandite dalla Regione Campania sono andate entrambe deserte e nulla si può fare se nessun operatore si dice interessato ad espletare il servizio. Solitamente era Alicost che coi suoi mezzi navali, traghetti moderni e all’avanguardia, collegava i porti cilentani con la Costiera Amalfitana e le isole del Golfo di Napoli.

Il punto di forza, per ovvi motivi, non era il tempo di percorrenza, dato che l’alta velocità via mare non è garantita, ma di certo c’erano il godere di tale lentezza, approcciandosi ai porti con calma, ammirando le bellezze dalla costa dal mare, arrivando agli scali senza la pressione tipica del traffico veicolare, in particolare in costiera amalfitana.

Motivi di tale scelta da parte degli operatori non sono chiari, ma sarebbero ben intuibili se si pensasse al fattore economico. Forse troppo basso, se non esistente, il tornaconto.

In ogni caso, lo scontro sul Metrò del Mare è diventato politico con le opposizioni in Regione che attaccano l’esecutivo De Luca e l’amministrazione che invece scarica le colpe altrove. Anche Simone Valiante punta il dito contro Palazzo Santa Lucia, pensando al grave danno per il turismo. Ed è, ancora una volta, proprio il territorio a pagare le conseguenze.

I mancati introiti sono tanti, forse incalcolabili. Chi rimedierà a tutto ciò? Nessuno, ovviamente. E nel frattempo il Cilento continua a essere mortificato.