L’impatto della DOP economy sul mercato agroalimentare italiano. Si è discusso di questo ieri, 9 febbraio, per iniziativa di Confagricoltura e della Camera di Commercio di Salerno, al Fruit logistica di Berlino, nel corso di due convegni.
Il primo, ‘L’Agroalimentare italiano settore strategico per l’economia’, moderato da Raffaella Quadretti, direttrice di Myfruit.it, è stato introdotto da Antonio Costantino, presidente di Confagricoltura Salerno. Sono intervenuti, tra gli altri, Enrico De Micheli di Agroqualità, Mario Miano, presidente del Consorzio Marrone di Roccadaspide, e Salvatore Scafuri, presidente di Confcooperative Salerno.
Nello specifico, si è parlato di come le piccole DOP e IGP possono essere aiutate a crescere, perché è evidente che il loro impatto sul mercato sia minore rispetto a prodotti DOP, tipo il Parmigiano o la Mozzarella di bufala. Il consumatore medio, ormai, sa orientarsi verso i prodotti a denominazione di origine protetta, ma le piccole DOP e IGP arrancano e stentano ad affermarsi in maniera stabile sul mercato. È il caso, ad esempio, del Fico bianco del Cilento o del Marrone di Roccadaspide. Confagricoltura Salerno sta lavorando molto su questo, in particolare sulla costituzione dei Consorzi di tutela e di valorizzazione, perché ottenere il riconoscimento della denominazione è solo il primo passo; poi, però, i prodotti di eccellenza, che caratterizzano la tipicità di un territorio, devono essere promossi e valorizzati.