Home Cronaca Eboli, corruzione e turbativa d’asta: 41 indagati c’è anche l’ex sindaco Massimo...

Eboli, corruzione e turbativa d’asta: 41 indagati c’è anche l’ex sindaco Massimo Cariello

L’ex sindaco Massimo Cariello risulterebbe inserito in una nuova inchiesta per corruzione come riportato da “il Fatto Quotidiano”. Cinque mesi fa venne arrestato con l’accusa di aver
truccato alcuni concorsi pubblici per favorire delle persone.
Si è dimesso dalla carica in seguito alla decisione del Riesame di Salerno di confermare la misura cautelare. Per quel filone Cariello, da cinque mesi recluso ai domiciliari, è già stato
rinviato a giudizio, lunedi 8 marzo, la seconda udienza. Ma come si legge nell’articolo de “il Fatto Quotidiano” ora il suo nome compare al numero: “4 della lista di 41 indagati di un nuovo fascicolo del pm Silvio Marco Guarriello, per i quali la Procura di Salerno guidata da Giuseppe Borrelli ha chiesto una proroga delle indagini fino al prossimo 20 settembre. Le carte sono sul tavolo del Gip Alfonso Scermino. Nelle scorse ore la notifica degli avvisi”. Sono 18 i capi di imputazione contestati, per reati che spaziano dalla corruzione all’induzione indebita alla
turbativa d’asta al falso e all’abuso d’ufficio.
Nei 41 indagati, dirigenti comunali, imprenditori, presidenti di cooperative, sono sotto inchiesta per numerosissime gare, bandi e contratti del Comune di Eboli dal 2015 fino al 2018,
riguardanti l’affidamento di servizi pubblici: fasce deboli, anziani, alunni disabili, accoglienza immigrati, cura dei parcheggi sul litorale, l’impianto di compostaggio, riqualificazione
urbana di strade, l’assistenza domiciliare, manutenzione del cimitero e loculi. Ma anche gestione del bar del Palasele la manutenzione dell’illuminazione pubblica. Tra gli indagati c’è anche: “Gabriele Iuliano, sindaco del piccolo comune di Roccadaspide. E’ accusato di turbativa d’asta per l’aggiudicazione di due gare di assistenza sociale ai disabili”. Il nome di Cariello compare
in otto capi di imputazione: “Due riguardano reati di induzione indebita e di corruzione”.