Home Cronaca DIA: “caro estinto” fittizio, sequestri e un arresto

DIA: “caro estinto” fittizio, sequestri e un arresto

Questa mattina, la DIA, Direzione Investigativa Antimafia, ha eseguito un’ordinanza applicativa di due misure coercitive e quattro misure interdittive, emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Salerno su richiesta della Procura della Repubblica ai danni di tre onoranze funebri.

Tre le società coinvolte: “l’Eternità s.r.l.”, “M.S.F. s.r.l.” e l’impresa individuale “Onoranze Funebri L’Eternità di Brancaccio Nunzio”, tutte già raggiunte da interdittiva antimafia emessa dal Prefetto di Salerno. Destinatari sono degli indagati per concorso nel delitto di trasferimento fraudolento di valori, nel settore delle onoranze funebri.

Secondo quanto ritenuto dagli organi giduiziari, i proprietari di un’impresa operante nel territorio di Scafati, al fine di evitare che essa venisse sottoposta a misura di prevenzione patrimoniale, avrebbero fatto in modo da non apparire più formalmente, cambiando la compagine sociale o coinvolgendo nuove persone giuridiche. I cosiddetti prestanome. La reale proprietà e l’effettiva amministrazione delle varie imprese coinvolte sarebbero rimaste sempre nella disponibilità dei soggetti.

La misura degli arresti domiciliari è stata applicata ad Antonio Matrone e quella del divieto di dimora nel comune di residenza alla madre Anna D’Isidoro, ritenuti effettivi proprietari dell’attività di onoranze funebri. La misura interdittiva del divieto di esercitare un’attività imprenditoriale è stata applicata nei confronti di Giuseppina Ametrano, Giuseppina Luzzi, Mauro Schettino e Nunzio Brancaccio i quali svolgevano, per l’appunto, il ruolo di prestanomi. Con lo stesso provvedimento è stato disposto il sequestro di alcuni autoveicoli utilizzati dagli indagati per i servizi funebri.