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Eboli, abbandono fascia costiera: protesta degli imprenditori

In seguito al recente servizio andato in onda su Rete4, che ha evidenziato lo stato di degrado e abbandono della fascia costiera del comune di Eboli, l’Associazione Imprese Turistiche Ebolitane intende ringraziare – con amara ironia – tutti coloro che, nel corso degli anni, hanno permesso che si arrivasse a questa situazione: un susseguirsi di promesse disattese, progetti incompiuti e interventi inefficaci.

Dalla fantomatica “pista ciclabile più lunga d’Italia”, monumento al degrado e alla inadeguatezza della politica che l’ha voluta, alla cantilena di un masterplan mai realizzato, fino al soffocamento di vincoli burocratici partorito dalla istituzione della riserva naturale Sele- Tanagro, per la nostra costa non c’è alcuna reale strategia di valorizzazione del territorio e sostegno alle attività esistenti.

Anni di inefficienza politica e totale mancanza di visione ci restituiscono oggi il degrado balzato ai disonori della cronaca. A tutto ciò si aggiunge un aspetto ancora più grave: la percezione, ormai consolidata, che la volontà politica e le regole agiscano non per favorire lo sviluppo, ma contro di esso. Gli imprenditori del settore turistico, anziché essere riconosciuti come alleati preziosi e promotori di sviluppo, vengono spesso trattati come ostacoli o, peggio, come nemici da contenere. Eppure, siamo noi operatori balneari gli unici ad aver creduto davvero alla rinascita della costa ebolitana, investendo risorse, tempo ed energia in un contesto sempre più ostile.

Chiediamo con forza che le istituzioni smettano una volta per tutte di utilizzare la fascia costiera come scenario per annunci e progetti irrealizzati, e si impegnino finalmente in un’azione concreta e condivisa. Basta accanimento verso chi lavora: iniziamo a collaborare con chi ha dimostrato, nei fatti, di credere in questo territorio.