Home Attualità Eboli, Cgil: “salvare l’ospedale”

Eboli, Cgil: “salvare l’ospedale”

Si è tenuta ieri mattina l’assemblea sindacale indetta dalla Fp Cgil Salerno per discutere delle carenze strutturali e organiche dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Eboli, nonché, delle prospettive future. I lavoratori si sono fermati per due ore per partecipare all’assemblea che ha visto la partecipazione di decine di operatori sanitari, di coordinatori e primari dei diversi reparti, che hanno avuto la possibilità di rappresentare tutte le criticità che vivono sulla propria pelle. Il casus belli è il recente Documento programmatico di rigenerazione edilizia della Regione Campania che ha prospettato la confluenza dei posti letto per acuti del presidio di Eboli in quello di Battipaglia, relegando l’ospedale ebolitano ad attività territoriali e senza Pronto soccorso.

Massimiliano Voza, coordinatore dirigenza Asl Fp Cgil ha introdotto i lavori dell’assemblea, notiziando i lavoratori che la Fp Cgil Salerno è subito intervenuta per interrompere questo programma, rappresentando la sua impercorribilità, considerato che questa “razionalizzazione” avrebbe lasciato sottodotata l’intera provincia di cento posti letto. Guarda caso quelli che mancherebbero allo stabilimento di Eboli.

Quindi perché chiudere Eboli considerata la carenza di posti letto provinciale, che per altro ad oggi risulta pari a 344 posti letto, ed è in parte corresponsabile del sovraffollamento dei Pronto soccorso?

“Le interlocuzioni con la Direzione strategica dell’Asl Salerno e con i livelli istituzionali regionali e locali, ci consegnano la prospettiva della conferma dei posti letto del presidio di Eboli, cosi come da precedente atto aziendale – hanno ribadito i sindacalisti – un percorso però ancora in addivenire e che questa Organizzazione sindacale presidierà a garanzia dei livelli essenziali di assistenza e di occupazione sul territorio, verificando che alle rassicurazioni seguiranno atti concreti nella revisione della Programmazione sanitaria regionale, allineando la stessa alle previsioni dei posti letto invece necessitanti sul territorio.