Oggi alle 11.45 nella periferia ebolitana presso una casa di accoglienza, una rumena ha minacciato di buttarsi dal terzo piano. Sospesa col corpo nel vuoto, non voleva rientrare. Allertati i carabinieri di Eboli giunge sul posto una pattuglia del radiomobile Viste le circostanze attivano il protocollo chiedendo subito l’intervento dei vigili del fuoco e del il 118 ma la ragazza mostrava serie intenzioni di buttarsi, così i carabinieri comandati dal Capitano Tanzilli e diretti dal Tenente Spano decidono di intervenire senza aspettare personale specializzato per gestire queste situazioni.
Inizia un colloquio con i carabinieri, ma la donna non ne vuole sapere di rientrare, chiude gli occhi e si lascia andare nel vuoto.
Immediatamente i carabinieri la prendono con le braccia e la tirano all’interno della ringhiera. Pochi secondi dopo mentre i carabinieri cercano di calmarla in attesa del 118, la donna prende un grosso coltello da cucina e tenta di suicidarsi cercando di colpirsi all’addome. Ancora una volta i carabinieri riescono a bloccarla e disarmarla del grosso coltello. Poi giungono i vigili del fuoco e personale del 118 e dispongono subito il ricovero presso il reparto di psichiatria di Salerno.
La donna è viva grazie al coraggio dei due carabinieri che per due volte hanno avuto il coraggio e la freddezza di intervenire per strappare una giovane vita dalla morte.