È ferma al palo la nuova giunta ad Eboli.
I mal di pancia nella maggioranza continuano con i gruppi che dovrebbe dare ossigeno a Mario Conte fin troppo scalpitanti. Quando sembrava che all’orizzonte ci fosse una fumata dal comignolo di Palazzo di CIttà, si è palesata l’ennesima coltre di nero fumo che è andata pian piano ad addensarsi in cupe nuvole foriere di cattivo, o pessimo, tempo.
Il nodo del vicesindaco era sciolto: Gianmaria Sgritta era riuscito ad ottenere l’ambito ruolo ed Enzo Consalvo a rimanere in giunta con varie e numerose deleghe. Il Conte bis poteva partire e questa mattina si sarebbe suonata la grancassa in conferenza stampa, ma c’è stato un inghippo dell’ultimo minuto.
Il gruppo “Eboli Domani” avrebbe cambiato le carte in tavola sulle quote rosa in giunta: non più Katia Cennamo a cui viene preferita Monica Di Gaeta. Una scelta meramente politica che racconta di un gruppo non propriamente unito. Il conclave continua ancora oggi ma, a differenza di quanto accade presso la santa sede, qui è il papa a dover decidere a chi dare il tricorno cardinalizio.
A conti fatti, però, è giusto sottolineare un aspetto: la tenuta dell’amministrazione guidata da Mario Conte è sicura? Domanda a cui dare una risposta è difficile perché le spaccature sono tante come anche le correnti, per non parlare dei forti mal di pancia.
Questa situazione va avanti praticamente da inizio estate e l’autunno ormai alle porte non promette nulla di buono. Le nubi di cui sopra annunciano tempesta e con ogni probabilità nulla sarà più come prima.
