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Eboli, in fiamme l’auto della moglie di Solimeno

Divorata dalle fiamme ad Eboli l’automobile della moglie di Mario Solimeno, artigiano 29enne, che nei mesi scorsi fu vittima di un agguato e perse la vita.

L’incendio del veicolo potrebbe essere doloso e per gli investigatori riconducibile alla guerra tra gang rivali di pusher che da tempo si fronteggiano ad Eboli per smerciare stupefacenti. Sull’episodio gli investigtori mantengono il massimo riserbo.

Ormai la percezione di sicurezza tra gli ebolitani è men che zero e le azioni criminose tra l’altra molto gravi e pericolose si sussegguono da troppo tempo.

Se davvero l’automobile della moglie di Solimeno, è un atto doloso, si tratta dell’ennesimo regolamento di conti. Le sparatorie ormai si susseguono senza sosta.

Nelle scorse settimane l’automobile di un pusher fu ritrovata dai carabinieri bucherellata e attinta da numerose fucilate. Intanto, i carabineri dpovranno fare chiarezza sugli ultimi accadimenti e il rogo dell’auto della moglie di Solimeno.

Nel frattempo, i controlli e la presenza delle forze dell’ordine sono troppo blandi e a nulla sono valsi se non a qualche controllo antiprostituzuione in litoranea gli appelli del primo cittadino di Eboli, Mario Conte che ormai da troppo tempo chiede l’intensificazione dei controlli delle forze dell’ordine ed ha invocato l’utilizzo anche dei militari dell’Esercito Italiano.