Fumo nero e fiamme ieri sera nella zona industiale ebolitana. Le lingue di fuoco hanno avvolto materiale plastico del Consorzio Jonico Ortofrutticoltori nell’area P.I.P in via Maestri del Lavoro. L’ organizzazione di produttori (Op) è presieduta dall’ imprenditore battipagliese Antonio Costantino. I soci fondatori del Cjo hanno un altro impianto tra
Matera e Taranto. Ci sarebbe, poi, un socio milanese, Salvi. Aria irrespirabile ed apprensione per il danno ambientale.
Sul posto i vigili del fuoco per domare l’incendio. Anche il sindaco Mario Conte, il vicesindaco Vincenzo Consalvo, e l’assessore alla sicurezza Antonio Corsetto sono andati nell’area Pip per verficare i danni. Molto critico il consigliere Adolfo Lavorgna che chiede l’intervento del “Ministro e dell’esercito”. La vicesindaca di Battipaglia, Gabriella Catarozzo
ha interloquito con gli amministratori della città di Eboli ed hanno redatto una ordinanza tesa a raccomandare prudenza nell’uso delle verdure e degli ortaggi, raccomandando che gli stessi vengono lavati accuratamente prima del consumo.
A svolgere le indagini del caso i carabinieri, insieme alla pollizia municipale, Arpac e protezione civile. Purtroppo
sembra che delle cassette di plastica usate per contenere ortaggi, siano andate in fuoco. Non si esclude la pista dolosa.
Pare che le fiamme si siano progagate in vari punti, spinte anche dal forte vento. Adesso il capannone è completamente annerito e distrutto. Ancora da quantizzare i danni, che sono ingenti. Come per i roghi di Battipaglia, anche il danno ambientale è rilevante, una vera e propria catastrofe per un territorio troppe volte agli onori della cronaca per incendi
di questo tipo.