Gara deserta ad Eboli per ridurre i miasmi derivanti dall’impianto di compostaggio. La cifra posta a base della procedura era di quasi un milione e 800mila euro.
A disposizione l’ eventuale aggiudicatario avrebbe avuto 50 giorni per la progettazione esecutiva e 212 per completare i lavori. La gara riguardava l’ affidamento congiunto della progettazione esecutiva, comprensiva del servizio di coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione, e dell’ esecuzione dei lavori. La presentazione delle offerte è scaduta il 21 agosto e tutta la documentazione era visibile sul sito dell’ Eda.
Ciò nonostante ieri, quando il Rup, l’ ingegnere Emilia Barba , si è collegata alla piattaforma telematica per esaminare le offerte pervenute, che avrebbero dovuto essere valutate in base a quella economicamente più vantaggiosa, non ne ha trovata alcuna.
Una brutta sorpresa che costringerà l’ ente d’ambito a ricominciare tutto d’ accapo. E i cittadini, sia ebolitani che battipagliesi, che da anni si lamentano per le emissioni maleodoranti dell’ impianto, ad attendere ancora. Si allontanano quindi le speranze di veder cominciare i lavori.