Home Politica Eboli, Pd: “Uomini di fiducia del sindaco retribuiti dai contribuenti”

Eboli, Pd: “Uomini di fiducia del sindaco retribuiti dai contribuenti”

Mario Conte

Natale è tempo di bilanci e speranze ad Eboli.
Rispetto al governo della nostra città il bilancio non può che essere negativo.
È stato un anno di promesse elettorali disattese, prima urlate, scomodando persino l’immaginario
delle barricate, e ritrattate un attimo dopo l’elezione; un annus horribilis per la (in)sicurezza della
città; un anno trascorso ad insultare – di facciata – gli ex amministratori della città per poi
impegnarsi alacremente per caricarli sul loro carro che diventa “carrozzone”, con uomini di spicco
della precedente vituperata amministrazione che con loro fanno gli assessori, i capigruppo, la finta
opposizione e, da ultimo, persino gli uomini “di fiducia” del Sindaco, retribuiti dai contribuenti in
forza di cambiali elettorali da loro firmate.
È stato un anno di assenze colpevoli e conniventi a conferenze di servizi su questioni che
cambieranno, in peggio, il futuro del nostro territorio e delle prossime generazioni; di fondi persi
per le scuole, per le imprese e per il territorio. Un anno di ordinanze deboli ed intermittenti, al pari
delle luci natalizie, scritte e poi ritirate (pensiamo a quella sul senso unico di via Gonzaga e, da
ultimo, a quella sulle chiusure di bar ed esercizi pubblici nei giorni di festa); un anno di battaglie
irrazionali contro la musica ed i giovani imprenditori, di totale assenza di programmazione di eventi
culturali e ludici. È stato un anno di autocelebrazioni per risultati conseguiti da altri prima di loro e di foto sui social a immortale con piglio trionfalistico l’ordinario ( tagli dell’erba, riparazione delle buche…); un anno di attacchi violenti e personali all’opposizione, di giochi di potere trasformisti e di campagne elettorali un po’; per questa parte politica un po’; per un’altra, un po’; a destra o un po’; a sinistra, un po’; nei bar e un po’; persino nello spazio “pubblicissimo” comunale (vedi , ad esempio, la tappa del tour elettorale di Mara Carfagna celebrata nell’aula consiliare).
È stato un anno di “politiche SUL personale”, anziché di “politiche DEL personale”, con un
metodo di reclutamento che sembra rifuggire la selezione concorsuale per preferirle la cooptazione
politica e ad personam (vedi gli strani casi di lavoratori a loro vicini che riescono a venire a
lavorare sotto casa).
Un anno così – freddo, inutile e dannoso, al pari della pista di ghiaccio a pagamento (costosa per i
bambini, per i contribuenti e per l’ambiente) – che si chiude con un bruttissimo Consiglio
Comunale. Dopo aver permesso e favorito la strumentalizzazione di rancori personali attraverso una
violazione palese delle norme, la maggioranza si è mostrata disgregata e assente, sì da non far
raggiungere il numero legale, su una questione tanto delicata come quell’approvazione dei debiti
fuori bilancio.
Con consiglieri che rimangono ostruzionisticamente nei corridoi, è sotto gli occhi di tutti la crisi di
questa maggioranza. Quale sia la materia del contendere – la gestione del piano di zona, le nomine
che tardano ad ufficializzarsi, i post social dei più giovani consiglieri fatti cancellare d’imperio…. –
non è dato sapere, coerentemente a uno stile politico e comunicativo opaco a cui ci hanno abituato
in questo anno.
Natale, però, è anche tempo di speranze… La speranza è che si ravvedano, che inizino a rispettare
le regole che presidiano la dialettica democratica e quelle che reggono le procedure utili
all’imparzialità, all’efficacia ed al buon andamento della Pubblica amministrazione; che
abbandonino la spocchia dei finti buoni e giusti e quell’odiosa doppia morale, coltivata e nutrita
amorevolmente da anni e anni di un sistema di potere che sembra tramandarsi per diritto ereditario.

Del resto, se la città si percepisce come già morta, almeno la speranza – si dice – è l’ultima a
morire.
Comunicato stampa del Pd di Eboli