Riceviamo e pubblichiamo le richieste dei residenti di Pezza delle Monache, consegnate al sindaco Mario Conte ed ai consiglieri comunali, in merito ai lavori di realizzazione (Lotto 1a) della linea ferroviaria alta velocità sul territorio comunale di Eboli.
L’impatto sociale ed ambientale determinato dal tracciato di cui all’oggetto nel tratto di attraversamento del territorio ebolitano risulta insostenibile. I benefici annunciati a causa della realizzazione del progetto sono conseguenti alla realizzazione di tutto il tracciato Salerno- Reggio Calabria e al supposto trasferimento delle merci dalla strada al treno av come dei passeggeri dall’aereo.
In ragione degli effetti soprattutto sociali causati dalla infrastruttura e della aleatorietà dei benefici chiediamo:
Un pronunciamento attraverso una delibera del Consiglio e che, respinge il tracciato prescelto da RFI per incompatibilità sociale e per l’elevato impatto ambientale. Consapevoli del valore meramente politico dell’atto ma che dimostra la vicinanza e la condivisione delle problematiche che interessano i cittadini interessati dalla realizzazione della infrastruttura.
Istituzione dell’Osservatorio ambientale come attuato su ogni tratta alta velocità. A tal riguardo, l’art. 28 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”, così come modificato dal D.Lgs. 16 giugno 2017, n. 104, stabilisce che “nel caso di progetti di competenza statale particolarmente rilevanti per natura, complessità, ubicazione e dimensioni delle opere o degli interventi, l’autorità competente può istituire, d’intesa con il proponente e con oneri a carico di quest’ultimo, appositi osservatori ambientali”, anche al fine di garantire la trasparenza e diffusione delle informazioni concernenti le verifiche di ottemperanza”
Firma di un protocollo di intesa per indennizzare i danni da cantiere e da esercizio ferroviario. Protocollo applicato in tutte le tratte Av del Nord.
Presa d’atto della valutazione negativa del progetto 1 A da parte della Sovrintendenza Speciale per il PNRR presso il ministero dei Beni Culturali. La Sovrintendenza scrive “ “il tracciato del lotto 1 A interessa per la maggior parte una Zona sottoposta alle disposizioni di salvaguardia dettate dagli art 136 e 142 del C.vo 42/2004 e interferisce in modo significativo con siti di rilevante valenza paesaggistica (…..) la principale criticità riscontrata è rappresentata dal non aver sottoposto a valutazione lo studio delle tre alternative individuate per il tracciato dell’AV con adeguati approfondimenti che la soluzione progettuale de qua sia quella ottimale “.
IL Comitato si riserva di comunicare di volta in volta il tecnico che lo rappresenta. Oggi il PFTE elaborato con la Via in atto non si comprende quale compito dovrebbe svolgere il tecnico. IL progetto definitivo è di competenza di Italferr , società di ingegneria di RFI e l’esecutivo del soggetto che vince l’appalto integrato del lotto.Una funzione di condivisione di responsabilità non opportuna e non richiesta dagli enti responsabili delle varie fasi progettuali.