Il fiume Sarno, su richiesta del consigliere regionale Franco Picarone, è stato protagonista della VII Commissione Regionale Ambiente, Energia e Protezione civile alla presenza del vicepresidente della Regione Fulvio Bonavitacola.
Si è dato atto che solo con la Giunta De Luca la questione del risanamento del fiume Sarno e della messa in sicurezza di un’area dove vivono oltre 800 mila persone è entrata nell’agenda politica della Regione Campania, con una programmazione seria e con un impegno economico rilevante, che dagli iniziali 200 milioni di euro è passato a 600 milioni di euro.
Si parte entro fine mese con operazioni che avanzeranno con il decespugliamento, che tante strozzature del fiume ha creato, di un chilometro a settimana su entrambe le sponde del fiume. Il progetto contempla lo stralcio di alcuni interventi, programmati da oltre due anni e che stanno tra tante difficoltà e imprevisti giungendo a conclusione, in zone di particolare urgenza ed emergenza, come l’area dell’Alveo Comune Nocerino, il Rio Sguazzatorio, Ponte Marconi.
Qui sono in corso gli interventi finali di posa in opera delle griglie, di ripristino delle condizioni di libero deflusso dell’Alveo in corrispondenza del Ponte Marconi, di gestione dei rifiuti intercettati. E la Regione si fa carico di avviare direttamente questa nuova fase, anche per gli aspetti di non stretta competenza.
Al consorzio di Bonifica Integrale del Comprensorio del Sarno, sempre a stralcio, spetterà il compito di pulizia della vegetazione, di dragaggio e ripristino degli argini dell’Alveo dallo sbocco fino allo sfioratore del Rio Sguazzatorio.