Home Attualità Liste d’attesa, una criticità nazionale

Liste d’attesa, una criticità nazionale

Federconsumatori ha presentato lo studio annuale sull’andamento delle liste d’attesa a livello nazionale. I dati riportano una situazione non di certo rosea e ci sono delle sorprese.

Il sud, come spesso erroneamente si pensa, non sta peggio di altre zone d’Italia, dove le attese per una visita erogata dal sistema sanitario nazionale sono lunghe praticamente ovunque. Piccolo mistero su alcune regioni come, ad esempio, proprio la Campania.

Il presidente della Regione Vincenzo De Luca ha dichiarato che nei prossimi mesi, nello specifico tra marzo e aprile, sarà organizzato un evento nel quale si spiegherà la vera situazione ed ha definito “campate in aria” le rilevazioni pubblicate.

Insomma, numeri certi non ce ne sono, dati che non sarebbero disponibili così come in Calabria, e dunque non si può avere qualcosa di concreto del quale discutere.

L’unico elemento evidente sono, come detto, i lunghi tempi di attesa per sottoporsi a visite specialistiche, qualcosa di ancor più complesso da affrontare nel caso di malati cronici. Ed è qui che il sud soccombe al nord: da Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, i pazienti affrontano un viaggio della speranza per potersi curare. È la Lombardia la regione che più accoglie.

Tutto questo concretizza una spesa sanitaria che si limita soltanto a coprire i costi dei pazienti “stranieri” e che sono a carico dell’ente regionale.

Si spende, dunque, molto di più perché un cittadino campano, pugliese o calabrese possa essere curato a Milano e non nel proprio ospedale. Un paradosso tutto italiano che costa molto alle casse degli enti locali e che, ovviamente, va a pesare sui cittadini e sui servizi offerti.

Un circolo vizioso dal quale esce sconfitto unicamente il paziente. Ulteriore motivazione alla base dello spopolamento dei territori del meridione d’Italia.