Home Cronaca Morte Carla D’Acunto, ipotesi di reato

Morte Carla D’Acunto, ipotesi di reato

Ospedale "San Giovanni di Dio e Ruggi D'Aragona" di Salerno.

Sulla tragica morte della ristoratrice Carla D’Acunto si staglia l’ipotesi di istigazione al suicidio.

La procura della repubblica di Salerno ha aperto un fascicolo nei confronti del figlio della donna che nel pomeriggio di martedì si è tolta la vita lanciandosi nel vuoto da un terrapieno in un quartiere della città capoluogo di provincia.

Il 32enne è difeso dall’avvocato Michele Sarno. Nel frattempo, c’è un alone di mistero su quanto accaduto presso il pronto soccorso del Ruggi.

Alcuni organi di stampa avevano riportato la notizia secondo la quale il ragazzo sarebbe andato in escandescenza nel nosocomio causando la fuga del medico di turno.

Nel merito, intervengono le sigle sindacali che si schierano al fianco del Ruggi. La Cisl, ad esempio, con il segretario provinciale Alfonso Della Porta difende l’ospedale, parlando di sciacallaggio sulle altrui tragedie.

Il Nursind, col segretario generale Biagio Tomasco e il delegato all’ospedale salernitano Domenico Ciro Cristiano, esprime solidarietà: «È necessario fare chiarezza sui fatti, senza strumentalizzazioni.

Chiediamo che vengano approfonditi tutti gli aspetti dell’accaduto, anche grazie alle testimonianze delle forze dell’ordine presenti, per restituire una ricostruzione veritiera e tutelare l’immagine di chi lavora in prima linea.

È inaccettabile che il direttore del pronto soccorso venga messo alla gogna mediatica solo per mere ruggini personali».