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Parco, attesa per la nomina del commissario

È attesa per oggi la firma del ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin al decreto di nomina del commissario per il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni.

La scelta ricadrà su Marcello Feola, avvocato nato a Campora, dunque cilentano, e uomo di Fratelli d’Italia, sempre vicino al partito fondato ormai dieci anni fa da Giorgia Meloni. Si è deciso di affidare la guida dell’ente ad un commissario al fine di non lasciare vacante la sede mentre l’iter di nomina del nuovo presidente farà il suo corso. La procedura di elezione del successore di Tommaso Pellegrino è molto più snella rispetto al passato, alla luce dell’applicazione del Decreto Legge Semplificazioni del 2020.

Se prima la Regione forniva una triade di nomi dalla quale il Ministero dell’Ambiente ne avrebbe scelto uno, ma sempre con indicazione regionale, oggi, avviene il contrario. La terna arriva da Roma e la Regione può solo dare un giudizio, motivandolo, entro quindici giorni. Se ciò non avviene c’è il silenzio assenso, ma se il parere è negativo poco conta. L’ultima parola è del dicastero di Via Cristoforo Colombo.

Con la nomina di Feola, è ovviamente lui il più accreditato per la figura di presidente, ma ciò non accadrà in tempi brevi. Da sciogliere anche i nodi delle altre figure direttive dell’ente. La Comunità, formata dai sindaci ad esempio, potrebbe essere affidata al primo cittadino di Roscigno Pino Palmieri, e la vicepresidenza a Giovanni Fortunato, sindaco di Santa Marina. Importante sarà la decisione del nome di direttore che spetta al presidente. Costabile Spinelli, già sindaco di Castellabate, potrebbe essere quello spendibile.

Il Parco, in ogni caso, svolterà a destra per quello che sarà, comunque vadano le cose, un nuovo ed inedito percorso.