Home Politica Politica, elezioni provinciali: prove di alleanza

Politica, elezioni provinciali: prove di alleanza

Il 20 dicembre, tra poco più di un mese, si terrà il rinnovo del consiglio provinciale. Stando al cronoprogramma del governo, questa tornata elettorale di secondo livello dovrebbe essere l’ultima della storia perché si è in attesa della riforma degli organi provinciali.

Con essa, infatti, il poter elettivo tornerà al popolo e non più, come adesso, in mano soltanto agli eletti nei comuni: consiglieri, sindaci e assessori. Stando ad una prima valutazione, dovrebbero essere due le liste in campo in un perfetto equibrio di bipolarismo: da una parte quella del centrosinistra e dall’altra quella del centrodestra. Nel primo caso, le acque sembrano essere molto calme e la lista dovrebbe essere formata da una grande alleanza di partiti dal Partito Democratico al Partito Socialista Italiano passando per i Verdi e Sinistra Italiana.

Tra gli uscenti, non sarà dei giochi Carmelo Stanziola che si accontenta del consiglio direttivo del Parco mentre al suo posto entra Carmine Laurito. Dubbi anche su Vincenzo Clemente, molto preso per la questione della bufala a Battipaglia, che a settembre ha rimesso le deleghe dopo il ben noto scivolone sulla vicenda del femminicidio.

Confermatissima Filomena Rosamilia ma anche Francesco Morra, Giovanni Guzzo, Pasquale Sorrentino, Martino D’Onofrio. Altri dubbi anche per Luca Cerretani, il cui impegno per il Cilento è tutt’altro che eccepibile, ma con la vicenda agropolese appesa a un filo in attesa della decisione del Consiglio di Stato, e quindi la candidatura di Elvira Serra sempre più lontana nononstante il suo passaggio in maggioranza, la sua candidatura è stata ufficializzata con plact dei dem cilentani. A destra, tante incognite.

I partiti sono concordi sul presentarsi in un’unica lista: Forza Italia, Noi Moderati e Lega vorrebbero andare uniti, ma al momento Fratelli d’Italia non pare esserne convinto. Incertezze sui nomi: Sonia Alfano potrebbe essere della partita, con essa gli uscenti Giuseppe Ruberto, Carmine Amato, Giancarlo Baselice, ma potrebbe sorprendere una discesa in campo di un Pino Palmieri molto critico sulle attuali gestioni della cosa pubblica. Insomma, tutto è ancora in divenire, nonostante manchino pochi giorni all’ufficializzazione delle candidature. Fino al 20 dicembre, in ogni caso, tutto può ancora succedere.