Indagini a trecentossessanta gradi condotte dai carabineri per appurare la dinamica dell’incidente mortale avvenuto a Pontecagnano l’altra notte e costato la vita di Francesco D’Arcangelo, 23enne di Pontecagnano.
Gli investigatori non sono certi che a condurre lo scooter, un Piaggio Beverly, che è uscito di strada in via Picentia era D’Arcangelo ed hanno il dubbio che fosse guidato dall’amico che era in sella al ciclomotore ed è rimasto ferito ad un occhio. Se verrà appurato che il ciclomotore era condotto da D’Arcangelo il caso potrebbe ritenersi chiuso se invece alla guida del motociclo c’era il coetaneo lo scenario cambierebbe totalmente e il giovane, che è ricoverato all’ospedale di Salerno, potrebbe essere indagato. Le indagini sono complicate.
L’unica persona che potrebbe chiarire la dinamica del sinistro è il giovanotto ferito che per il momento non è stato ascoltato ancora dagli investigatori. Intanto, i carabinieri della compagnia di Battipaglia, diretti dal maggiore Vitantonio Sisto e dal capitano Graziano Maddalena, lavorano alacremente per chiarire le fasi del sinistro stradale e sembra quasi scontato che una delle cause dell’incidente mortale sia la velocità sostenuta dello scooter mentre percoreva via Picentia e poi è finito fuori strada con i due ragazzi catapultati a ridosso di un canale.
Per il momento è stato accertato dagli investigatori che in via Picentia non c’erano buche o altri ostacoli che avrebbero potuto causare l’incidente mortale. Gli investigatori attendono i risultati dei test effettuati per appurare se D’Arcangelo e il coetaneo hanno consumato alcol o sostanze stupefacenti prima della tragedia. Oggi pomeriggio a Pontecagnano saranno celebrati di Francesco D’Arcangelo.