Una 60enne di Pontecagnano Faiano risulta fra le diciassette persone coinvolte nell’indagine coordinata dal gruppo terrorismo ed eversione della Procura di Torino.
La donna è stata raggiunta da un decreto di perquisizione perché affiliata al canale Telegram “Basta Dittatura”, diventato lo spazio web di maggiore riferimento nella galassia dei negazionisti del Covid-19.
Per gli indagati l’ipotesi accusatoria e’ quella di istigazione a delinquere con l’aggravante del ricorso a strumenti telematici e di istigazione a disobbedire le leggi.
In particolare, i 17 avevano partecipato alla chat istigando sistematicamente all’utilizzo delle armi e a compiere gravi atti illeciti contro le piu’ alte cariche dello Stato, tra cui il presidente del Consiglio Mario Draghi.
Nel mirino anche forze dell’ordine, medici, scienziati, giornalisti e altri personaggi pubblici accusati di «asservimento» e «collaborazionismo» con la «dittatura» in atto.
I contenuti e i toni degli scambi sono stati giudicati dagli inquirenti esasperati, con riferimenti espliciti a «impiccagioni», «fucilazioni», «gambizzazioni», oltre ad allusioni diretta a «nuove marce su Roma» e al terrorismo.
A Pontecagnano Faiano la perquisizione è stata effettuata dalla polizia postale di Salerno.