Il gattopardo siciliano, frutto della fantasia di Tomasi di Lampedusa e consegnato alla storia grazie a uno dei romanzi più importanti della letteratura del ‘900, arriva in provincia di Salerno.
Per la successione di Franco Alfieri, dimissionario dopo oltre quattro mesi dall’arresto, il Partito democratico provinciale ha deciso di puntare su Vincenzo Napoli, attuale sindaco di Salerno e delfino di Vincenzo De Luca alla guida dell’ente. Insomma “Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi”.
Il 6 aprile, gli amministratori salernitani saranno chiamati a palazzo Sant’Agostino per votare il proprio presidente. Il centrosinistra, dunque, pare essere d’accordo sulla figura del primo cittadino del capoluogo provinciale, seppur da parte sua ci sia ancora qualche perplessità. Il tavolo congiunto ha deciso di convergere su di lui, ma l’ufficialità della candidatura ancora non c’è.
A destra, invece, si fanno solo dei nomi, ma si attenderà ancora qualche giorno per decidere. Prendono corpo le candidature di Andrea Annunziata, sindaco di San Marzano sul Sarno, e Luigi Guerra, primo cittadino di Lustra, rispettivamente vicini alla Lega e a Fratelli d’Italia.
A stretto giro, i rappresentanti provinciali dei partiti di maggioranza governativa si vedranno per individuare colui che dovrà sfidare nelle urne Napoli.