Si rafforza sempre di più l’ipotesi di uno slittamento per le prossime elezioni regionali, che dovrebbero tenersi, rispettando la scadenza di mandato, tra settembre e ottobre del 2025.
Tale decisione potrebbe essere presa per far sì che si tenga una sola tornata elettorale con le amministrative e affinché non ci sia più lo sfalsamento del voto in autunno rispetto a quello canonico di primavera. Nel 2020, in Campania così come in Liguria, Marche, Puglia, Toscana, Veneto e Valle d’Aosta, si votò a settembre a causa dell’epidemia di Covid esplosa in Italia agli inizi di quell’anno e che obbligò l’allora governo alle misure ben note a tutti.
Al momento, la data delle regionali in Campania, ma anche nelle altre regioni, non c’è. Si parla, ovviamente, dell’autunno per rispettare la scadenza, ma la decisione sullo slittamento pare ormai un’eventualità particolarmente concreta. A ciò si aggiunge anche una seconda novità. Secondo la legge attuale, nessun sindaco può candidarsi alla tornata né nel ruolo di consigliere né in quello di presidente.
Una deroga potrebbe però arrivare, nella medesima riforma, per i primi cittadini dei comuni con popolazione al di sotto delle 3mila unità, ritornando alla precedente misura che dava la possibilità anche a comuni fino a 10mila abitanti di scendere in campo.
Insomma, a pochi mesi da quella che dovrebbe essere una tornata elettorale importante, anche per le ricadute a livello governativo, i dubbi sono ancora tanti.