Home Attualità Regione Campania, De Luca: “No a feste di Carnevale”

Regione Campania, De Luca: “No a feste di Carnevale”

VINCENZO DE LUCA 6 NOVEMBRE:

Scende ancora la curva dei contagi da Covid-19 in Regione Campania. I positivi secondo l’ultimo bollettino diramato dall’unità di crisi sono 6592 su 51993 test. Per quanto invece concerne i deceduti invece 17 nelle ultime 48 ore e 12 in precedenza ma registrati ieri. Lutto anche nel salernitano. Dolore a Polla dove è morto Italo Malzone, noto medico e stimato professionista del Vallo di Diano. Già primario nell’ospedale “Luigi Curto”, Malzone è morto nell’ospedale di Scafati dove era ricoverato dopo essere risultato positivo al Covid. Intanto in tutta Italia, è stato rimosso l’obbligo dell’uso delle mascherine all’aperto, solo in Regione Campania, il governatore Vincenzo De Luca ha deciso con apposita ordinanza che invece si dovranno indossare anche all’aperto fino al 28 febbraio. Ma non è la sola decisione in contro tendenza con il govenro centrale e con le altre regioni italiane. Infatti nella sua consueta diretta Facebook, dopo due settimane d’assenza ha annunciato altre novità. Il presidente della regione Campania è tornato a fare il punto sul contagio Covid e sulle vaccinazioni: “La situazione va migliorando anche nella nostra regione. In Campania però l’obbligo di mascherina rimane anche all’esterno, non è un grande sacrificio”.E quindi mette in evidenza: “Vorremmo evitare finzioni e prese in giro, il Governo stabilisce che l’uso della mascherina non è obbligatorio ma bisogna portarla in tasca e metterla in caso di assembramenti. In strade commerciali come si fa a distinguere quando c’è o non c’è assembramento? Meglio metterla”. Ed infine annuncia in merito al Carnevale: “è preferibile fare un gesto di prudenza, mantenerci tranquilli e saltare il periodo di Carnevale per evitare di far riaccendere il contagio, stiamo più tranquilli tutti. Vi invito a tenere la mascherina anche all’esterno per qualche altra settimana”. Insomma si preannuncia ancora una volta un inizio di marzo incandescente con un probabile blocco delle iniziative canrevalesche proprio per scongiurare una nuova eventuale impennata di contagi.