Le Fonderie Pisano hanno ritirato la procedura di licenziamento per 110 lavoratori. Ad annunciarlo gli stessi dipendenti insieme alla Cgil Fiom: «Lunedì sera – spiega Francesca D’Elia, segretario provinciale della Cgil Fiom – dopo poco più di 40 giorni dall’inizio della procedura, è arrivata la buona notizia del ritiro dei licenziamenti dopo l’esito positivo della sentenza del Tar. Come Fiom abbiamo potuto constatare il senso di responsabilità dei Pisano, nonostante sull’azienda penda la valutazione da parte del Tribunale del Riesame”. Si attende infatti a breve la sentenza dei giudici salernitani che potrebbe riportare i sigilli alle fonderie. La vicenda sindacale non blocca la lotta del Comitato Salute e Vita che annuncia battaglia contro l’ordinanza n. 174 del 2018 18 del Tar della Campania. E’ in via di notifica, infatti, il ricorso al Consiglio di Stato per chiedere l’annullamento dell’ordinanza che ha consentito alla proprietà delle Fonderie Pisano di riaprire l’impianto nonostante la Regione Campania avesse espresso parere contratio e avesse revocato l’Aia. Tale provvedimento ha di fatto consentito alla Proprietà di riaprire l’azienda. L’attività dunque con la sospensiva si sta svolgendo di fatt in totale assenza della autorizzazioni richieste.