Per il Tribunale del Riesame di Salerno c’è la “necessità di impedire contatti” tra i coinvolti nell’inchiesta Alfieri” per evitare che possano continuare “tali condotte o analoghe».
E, inoltre, a confermare la necessità degli arresti per alcuni degli indagati, anche se con provvedimento ai domiciliari, ci sono le mancate dimissioni dagli incarichi istituzionali. Che
per Franco Alfieri, che è al centro dell’inchiesta sono i ruoli da presidente della Provincia di Salerno e sindaco di Capaccio Paestum.
Nelle motivazioni depositate dal tribunale del Riesame di Salerno sul cosiddetto sistema Alfieri – i giudici sono Dolores Zarone (presidente), Enrichetta Cioffi (relatore) e Cristina De Luca – emerge anche un ulteriore particolare. Che per i giudici diventa uno spartiacque in questa decisione adottata: la “volontà di ciascuno degli indagati di continuare a fare parte del sistema”.