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Villa Maria, arriva lo sfratto per gli ospiti

Arriva lo sfratto per gli ospiti di Villa Maria a Battipaglia.

La “Don Uva Domus”, la coop al centro delle negative vicende che stanno interessando la struttura, ha deciso sua sponte, ma soprattutto ex abrupto di alzare la retta dando un aut aut ai propri ospiti ed ai loro familiari.

Coloro che vivono a Villa Maria e che sono autonomi pagavano, come da accordo, 1100 euro al mese ma ora ne pagheranno ben 2250. Un aumento esorbitante che ha fatto innervosire non poco i familiari, una rabbia che aumenta quando, nella missiva informativa del rincaro, si legge la data entro la quale si dovrà saldare e cioè giovedì 15 giugno.

Tre giorni di tempo, dunque, per portare nelle casse di “Don Uva Domus” una cifra non modesta e di sicuro poco reperibile in così poco tempo. La motivazione addotta della dirigenza è quella delle necessità di recuperare le somme dovute per permettere il pagamento degli stipendi ai dipendenti “che continuano a garantire l’assistenza” e per le spese di gestione.

Non solo: nelle lettere inviate ai familiari c’è anche lo sfratto ch earriverà il 30 giugno prossimo. Se non si pagherà entro il venturo giovedì, e qui anche una velata minaccia, “saremo costretti – si legge – ad agire per le vie legali per il recupero delle somme dovute”. Facendo un passo indietro, secondo il comune di Battipaglia da parte della coop “Don Uva”, affidataria del servizio, non c’è stato alcun trasferimento all’altra realtà. Da qui la situazione di stallo e le carte bollate.

L’ente retto dalla sindaca Cecilia Francese, inoltre, ha deciso di resistere al ricorso presentato dalla coop lucana. La questione madre? “Don Uva Domus” sostiene che il comune sapeva del cambio di nome e del trasferimento di competenze, il comune nega e sostiene di non conoscere l’altra realtà. La verità? Nel mezzo, solitamente, oppure nell’aula di un tribunale.